Coaching: l’arte di prendersi cura di sé

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a cura di Annalisa Anastasi


Il coaching è un metodo che permette lo sviluppo del proprio potenziale e delle proprie performance per il raggiungimento di un obiettivo. Esistono diverse tipologie di coaching: possono essere toccati tematiche aziendali, gestione del gruppo, percorsi di carriera e personali. Una persona decide di ricorrere a un coach per affrontare un cambiamento e capire esattamente di che mutamento ha bisogno tramite l’esplorazione della sua realtà, del presente percepito. Si lavora, dunque, sulle modifiche da apportare alla propria esistenza, dal cambio di lavoro alle abitudini. 

I relatori Gianluca Magnelli e Giulia Pituello, entrambi coach, nel corso della diretta Facebook del 20 settembre 2023, hanno approfondito come si svolgerà il corso che realizzeranno nella sede di Aspic di Udine sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, dalle 9.00 alle 18.00 e sabato 21 ottobre dalle 9.00 alle 13.00. Non serviranno competenze pregresse; ci saranno dei momenti individuali, a coppie e di gruppo. Sviluppo del potenziale, limiti e piano d’azione saranno alcuni degli argomenti affrontati. Tramite delle specifiche tecniche, i partecipanti potranno identificare i propri valori autentici, non quelli acquisiti ma quelli legati alla mission di ognuno. 

Come evidenziato da Magnelli, la quotidianità allontana le persone dal bisogno di focalizzarsi su di sé mentre il percorso di coaching riporta l’individuo ai desideri, al futuro sperato, alle risorse a cui ognuno può attingere per conseguire il proprio obiettivo. Il primo step risulta la pianificazione in vista di un cambiamento da affrontare. “Se non avessi paura cosa farei?”, “Se oggi fosse il primo giorno della tua vita, avendo consapevolezza di ciò che è stato, cosa faresti?”: sono due domande potenti per riflettere sulla propria vita e avvicinarci a cosa vogliamo. 

Le domande sono lo strumento più potente che il coach utilizza e anche attraverso le immagini, in particolari casi, si può esplorare la situazione che sta vivendo la persona. Il coaching può essere molto utile per capire a cosa si ambisce, qualcosa di non semplice da conseguire nella quotidianità frenetica che viviamo. Giulia Pituello ha aggiunto che ognuno di noi possiede una moltitudine di risorse, ma non sempre le conosce. Esse si possono dividere in esterne (fuori da noi: amici, parenti, economiche, presenti sul territorio di riferimento, oggetti) e interne (caratteristiche, potenziale, competenze della persona). Queste ultime sono infinite, si possono allenare e trasferire in contesti diversi. Non sempre risulta facile cambiare e, anche se siamo propensi al cambiamento come sistemi viventi, veniamo portati a mantenere l’equilibrio conseguito. Le resistenze principali sono quella logico-razionale e quella emotiva. Il pensiero del mutamento provoca, infatti, un malessere fisico. Inoltre incide anche il contesto che influenza le scelte del singolo. La procrastinazione è, in tal senso, una strategia per ritardare un comportamento che va a danneggiare la capacità di agire in una determinata realtà. Lo scopo, infine, risulta fondamentale per indirizzare le nostre azioni e canalizzare le nostre energie. Bisogna riflettere sul contenuto dell’obiettivo e sullo sforzo che siamo disposti a effettuare per conseguirlo. Esso deve essere smart risultando specifico, misurabile, attuabile, importante per la persona e basato sul tempo. L’obiettivo nel coaching, una volta individuato, deve essere scritto perché costituisce un impegno connesso alla propria motivazione e può essere anche condiviso con le persone a noi vicine. 

Il prendersi cura di sé è una competenza fondamentale per le professioni d’aiuto, come l’assistente sociale, lavoro svolto da Gianluca Magnelli. La condivisione dell’esperienza della persona in difficoltà risulta molto faticosa, soprattutto nella parte relativa alla gestione delle emozioni e il coaching interviene in tal senso per permettere all’operatore, che tratta anche casi molto complessi, di acquisire un proprio equilibrio. Magnelli ha evidenziato, infine, che coach e guru motivazionali non sono la medesima cosa. Il coach è una figura riconosciuta ma non regolamentata; esistono vari approcci. La persona carismatica, invece, può fungere da ispirazione, accendere una miccia che, però, deve essere coltivata dal singolo individuo che ha in sé le risorse. I coach Pituello e Magnelli hanno, in conclusione, fornito un suggerimento agli spettatori: risulta più semplice iniziare un percorso che proseguirlo con costanza; per tale ragione ripetere la medesima azione, anche piccola, ogni giorno, può essere utile per conseguire l’obiettivo.